Prestazioni, efficienza energetica, capacità multimediali, design: volendo sintetizzare in queste quattro voci le caratteristiche dei notebook e dei netbook saliti alla ribalta del Consumer Electronic Show di Las Vegas si rischia quasi di essere banali. Quasi scontati. Perché sono almeno tre anni che la rivoluzione mobile nel computing si affianca a questi capisaldi: funzionalità operative che crescono al diminuire dei consumi, estetica sempre più raffinata e curata e totale orientamento al verbo del digital life style. Nel segno del video (ad alta definizione) e dell'essere collegati a Internet a banda larga dove e quando si vuole.
Eppure, entrando nel merito dei prodotti annunciati dai principali vendor di pc, qualche reale novità tecnologica la si trova e quelle apparse nei padiglioni allestiti negli hotel di "Sin City" sono pur sempre anteprime assolute di ciò che i consumatori troveranno a scaffale nel corso delle prossime settimane. Se di innovazione si deve parlare, questa non si è però vista a livello di sistema operativo, nel senso che la quasi totalità dei portatili in esposizione sono equipaggiati con Windows 7 nelle sue varie versioni. Android, la piattaforma open source di Google, è sì diffusamente presente ma essenzialmente sugli smartphone e come prima scelta di mini tablet e smartbook touchscreen. Queste ultime sono di fatto il nuovo che avanza nel campo dei pc portatili, per quanto di nuovo abbiano, tutto sommato, pochino.
I computer a tavoletta sono sul mercato da circa una decade e finora sono stati indirizzati solo ad applicazioni professionali, specialmente nel settore sanitario. Gli smartbook - o gli slate pc come quello sviluppato da Microsoft e Hp e mostrato al Ces da Steve Ballmer - sono per certi versi il terzo (e certo non ultimo) tentativo di creare una nuova categoria di dispositivi a metà strada fra gli smartphone e i netbook, con l'intento di riuscire là dove hanno sostanzialmente fallito gli Umpc (Ultra Mobile pc) prima e i cosiddetti Mid (Mobile Internet Device) poi.
Nella carrellata di nuovi annunci, molti di questi si devono quindi all'aggiornamento del processore. Il Ces 2010 è stata infatti l'occasione per Intel di presentare i sui nuovi chip per notebook e netbook, rispettivamente i modelli Core i5 e i3 "Nehalem" basati su architettura a 32 nanometri (prenderanno il posto degli attuali Core 2 Duo) e Atom "Pine Trail" a bassissimo consumo. Per entrambi il salto in avanti tecnologico è quello di integrare l'unità grafica di base (il chipset) e il controller di memoria all'interno sulla stessa fettina di silicio della Cpu. Amd ha fatto la sua parte, presentando ufficialmente la piattaforma Vision Pro Technology e con essa un grande passo in avanti per quanto riguarda le capacità video dei computer professionali, ma è un dato di fatto che la maggior parte dei portatili presentati a Las Vegas siano "Intel inside". Le prestazioni grafiche, è questo è un denominatore comune trasversale a tutta la nuova offerta di netbook e notebook, sono uno dei piatti forti del mobile computing di prossima generazione, al pari della tecnologia Led: praticamente tutti i nuovi modelli sono infatti equipaggiati con schermi retroilluminati a diodi. La possibilità di riprodurre sul pc da viaggio filmati in formato Hd e anche Full Hd è oggi reale, quella di intrattenersi con contenuti 3D pure.
Il fattore touchscreen, invece, è sicuramente un tema forte ma fino ai netbook e nella fattispecie a quelli "ibridi" e convertibili in computer tablet. Sui notebook ancora non se ne parla. Quanto ai costi, il timore di un rialzo sostanziale dei listini di vendita in concomitanza con l'arrivo di Windows 7 è del tutto rientrato. I prezzi al consumo sono ancora in discesa e il verbo del "low cost" non sembra essere più una prerogativa dei soli mini pc da 300 dollari.
